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Invece vorrei giocare

Invece vorrei giocare

Cairoli Laura

IO STO CON LA CHIESA

Gesù, Maria, San Michele, San Gabriele, San Raffaele, difendeteci

Se il bambino vive nella critica,

impara a condannare.

Se vive nell'ostilità, impara a litigare.

Se vive nella paura,

impara ad essere apprensivo.

Se vive nel ridicolo, impara la timidezza.


Se vive nell'ipocrisia, impara la doppiezza.

Se vive nella meschinità, impara la vigliaccheria.

Se vive nei capricci, impara l'intelleranza.

Se vive nella superficialità, impara l'indifferenza.


Se vive nella leatà, impara la correttezza.

Se vive nella condivisione, impara la generosità.

Se vive nell'incoraggiamento, impara la fiducia.

Se vive nella tolleranza, impara la pazienza.


Se vive nella franchezza, impara la verità.

Se vive nell'onestà, impara la giustizia.

Se vive nell'amore, impara ad amare

e a costruire per tutti un mondo migliore.

                                              

Dorothy L. Nolte

   I vostri figli non sono figli vostri:

   sono i figli e le figlie della forza stessa della vita.

  

   Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.

   Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.

  

   Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.

   Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima,

   perchè la loro anima abita la casa dell'avvenire

   che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni.

  

   Potete sforzarvi di tenere il loro passo

   ma non pretendere di renderli simili a voi,

   perchè la vita non torna indietro nè può fermarsi a ieri.

 

   Voi siete l'arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.

   L'arciere mira al bersaglio sul sentiero dell'infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore,

   affinchè le sue frecce possano andare veloci e lontane.

 

   Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell'Arciere,

   poichè egli ama in egual misura e le frecce che volano e l'arco che rimane saldo.

 

Gibran Kahlil Gibran

 

Dividers Graphics

PREZIOSITA' DEL SILENZIO

 

"Poni, Signore una custodia alla mia bocca
sorveglia le porte delle mie labbra (Sl 140)".

    "Ma Gesù taceva!" (Mt 26,63)

 

                                  Il silenzio è mitezza

                                            quando non rispondi alle offese
                                            quando non reclami i tuoi diritti,
                                            quando lasci a Dio la difesa del tuo onore.

 

Il silenzio è misericordia

quando non riveli le colpe dei fratelli,
quando perdoni senza indagare nel passato,
quando non condanni ma intercedi nell'intimo.

 

Il silenzio è pazienza

quando soffri senza lamentarti,
quando non cerchi consolazione dagli uomini,
quando non intervieni, ma attendi che il seme germogli lentamente.

 

Il silenzio è umiltà

quando taci per lasciare emergere i fratelli,
quando celi nel riserbo i doni di Dio,
quando lasci che il tuo agire sia interpretato male,
quando lasci agli altri la gloria dell'impresa.

 

Il silenzio è fede
quando taci perchè è Lui che agisce,
quando rinunci ai suoni, alle voci del mondo per stare alla Sua presenza,
quando non cerchi comprensione, perchè ti basta essere conosciuto da Lui.

 

Il silenzio è adorazione

quando abbracci la Croce senza chiedere: "Perchè".

Il silenzio è adorazione.

            Ma Gesù taceva!

 

IL MIO AMICO

 

- Il mio amico non è tornato dal campo di battaglia, signore. Chiedo il permesso di uscire a cercarlo. -

 

- Permesso negato, - rispose l'ufficiale - non voglio che lei rischi la vita per un uomo che forse è morto. -

 

Il soldato uscì comunque e, un'ora dopo, tornò ferito a morte, trasportando il cadavere del suo amico.

 

L'ufficiale era furioso:

- Gliel'avevo detto che era morto! Ora ho perso due uomini! Mi dica, ora, valeva la pena andare fin lì a prendere un cadavere? -

 

E il soldato, moribondo, rispose:

- Certamente, signore! Quando l'ho trovato, era ancora vivo e ha fatto in tempo a dirmi:

"Jack, sapevo che saresti venuto".

 

A. De Mello

 

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