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Invece vorrei giocare

Invece vorrei giocare

Cairoli Laura

IO STO CON LA CHIESA

Famiglia di Dio, proteggete la mia

Sii grato per il silenzio

che Dio ti ha donato

e apprezzalo.

Crea il silenzio interiore,

che non ti farà pesare quello esteriore,

anzi lo farà apparire nel suo pieno valore.

 

"Il silenzio interiore esige innanzitutto la dimenticanza di sè per pacificare le voci discordanti e dominare quella sollecitudine ossessiva (facile a provarsi), nel continuo ricominciare di chi non si scoraggia mai perchè, giorno per giorno, si ritrova perdonato. E' questo silenzio a rendere possibile il nostro colloquio con Cristo" (Regola di Taizè).

 

Il silenzio interiore è l'anima raccolta di Dio, nella presenza di Cristo. Quando il silenzio è pieno di Dio, percepirai solo ciò che è vero e conforme alla volontà di Dio: ti accorgerai allora che molte delle tue idee preferite non provengono da Dio ma da te; e che devi separarti da molte cose, perchè in te possa crescere l'uomo nuovo.

 

* Parlare poco con le creature e molto con Dio: silenzio di fronte al mondo, silenzio dinanzi alle novità, silenzio nella comunione dei Santi.

* Silenzio nel lavoro e nel movimento: silenzio di azione per rendere l'uomo pronto a cogliere la voce di Dio; silenzio quale espressione di quello interiore, del silenzio dell'io, senza cui non è possibile la vita spirituale.

* Silenzio della fantasia: silenzio ai sentimenti, alla tristezza, al vuoto frastuono delle idee.

* Silenzio della memoria: silenzio del passato, degli inutili rimpianti, dell'amarezza, ricordarsi solo prove della misericordia di Dio.

* Silenzio del cuore: silenzio dei desideri, delle antipatie, silenzio dello zelo indiscreto, silenzio dell'entusiasmo eccessivo, silenzio dell'amore smoderato.

* Silenzio dell'amor proprio: silenzio di fronte ai propri peccati e alla propria incapacità, silenzio di fronte alle lodi. Silenzio dell'io umano.

* Silenzio dello spirito: silenzio ai pensieri inutili; silenzio alle riflessioni ricercate, che indeboliscono la volontà e inaridiscono l'amore, silenzio alle indagini personali.

* Silenzio del giudizio: silenzio su iò che riguarda gli altri, non giudicare.

* Silenzio della volontà: silenzio delle angosce del cuore, nei dolori dell'anima, silenzio di dedizione.

* Silenzio con se stesso: non ascoltare, non confortare se stessso, non compiangersi, tacere con se stesso, dimenticarsi, liberarsi di se stesso.

* Silenzio con Dio: offrisi a Dio ,adorarlo, ascoltarlo, riposare in Lui.

 

      E' questo il silenzio dell'eternità, l'unione dell'uomo con Dio. E se nel silenzio Dio risponde, anche questo è una prova del suo amore. Egli si aspetta allora da te l'attesa, frutto della speranza che ama:

"E' bene aspettare, tacendo, l'aiuto del Signore" (Regola di Taizè).

 

COMMEDIA DIVINA

 

* Tutte le volte che sentirai la disperazione nell'anima e continuerai a sorridere e a parlare di speranza agli altri;


* tutte le volte che sentirai la morte nell'anima
e continuerai a sorridere e a parlare agli altri della vita;


* tutte le volte che ti sentirai in peccato
e continuerai a parlare agli altri di amare e ad amare concretamente;


* tutte le volte che avrai l'anima piombata nel buoi più assoluto
e continuerai a sorridere e a parlare agli altri di luce,

 

* ti sembrerà di fare una commedia, di non vivere nella vita;

 

* ricordati: quella è Commedia Divina, quello è ideale puro, quello è essere Gesù abbandonato.

                                                     Chiara Lubich

 

 

Ricevi, o Signore

 

Ricevi, o Signore, le nostre paure
e trasformale in fiducia.

 

Ricevi, o Signore, la nostra sofferenza
e trasformala in crescita.

 

Ricevi, o Signore, le nostre crisi
e trasformale in maturità.

 

Ricevi, o Signore, le nostre lacrime
e trasformale in intimità.

 

Ricevi, o Signore, la nostra rabbia
e trasformala in preghiera.

 

Ricevi, o Signore, il nostro scoraggiamento
e trasformalo in fede.

 

Ricevi, o Signore, la nostra solitudine
e trasformala in contemplazione.

 

Ricevi, o Signore, le nostre amarezza
e trasformale in calma interiore.

 

Ricevi, o Signore, le nostre attese
e trasformale in speranza.

 

Ricevi, o Sginore, le nostre sconfitte
e trasformale in risurrezione.

 

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