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Invece vorrei giocare

Invece vorrei giocare

Cairoli Laura

IO STO CON LA CHIESA


E un oratore disse: Parlaci della LIBERTA'.

Ed egli rispose:

Alle porte della città e accanto al focolare vi ho veduti, prostrati ad adorare la vostra libertà.

Come gli schiavi che si umiliano davanti al tiranno e lo lodano anche se egli li ammazza.

Ahimè, nel boschetto del tempio e all'ombra della cittadella, ho visto i più liberi tra voi indossare la loro libertà come un giogo e un ceppo.

E il mio cuore sanguinava: poichè sarete liberi solo quando lo stesso desiderio di ricercare la libertà diventerà una bardatura per voi, e quando cesserete di parlarne come di un fine e di un compimento.

 



Sarete liberi, infatti, non quando i vostri giorni saranno privi di ansie e le vostre notti senza bisogno o affanno, ma quando queste cose cingeranno la vostra vita e saprete levarvi al di sopra di esse nudi e senza vincoli.


Ma come potrete innalzarvi oltre i giorni e le notti se non spezzando le catene che all'alba della vostra comprensione allacciarono l'ora del meriggio?

In verità, ciò che chiamate libertà è la più resistente di queste catene, benchè i suoi anelli scintillino al sole e abbaglino i vostri occhi.

 

E che cos'è se non una parte del vostro io quel che vorreste scartare per essere liberi?

Se è una legge ingiusta che vorreste abolire, l'avete scritta con la vostra mano sulla fronte.

Non potete cancellarla gettando nel fuoco i libri di diritto nè lavando le fronti dei vostri giudici, neppure riversandovi su il mare.

 

E se è un despota che volete detronizzare, badate prima che il suo trono eretto dentro di voi sia stato distrutto.

Poichè come può un tiranno governare uomini liberi e fieri se non tiranneggiando la loro libertà e calpestando il loro orgoglio?

 

E se volete allontanare un affanno, quell'affanno è stato scelto da voi piuttosto che imposto a voi.

 

E se volete disperdere un timore, cercatelo nel vostro cuore e non nella mano di colui che v'incute timore.

In verità, tutte le cose si muovono dentro di voi come in un costante e incompiuto abbraccio, quelle desiderate e quelle temute, quelle ripugnanti e quelle amate, quelle che perseguitate e quelle da cui vorreste sfuggire.

 

Queste cose si muovono in voi come luci e ombre strettamente accoppiate.

E quando l'ombra svanisce, la luce che indugia diventa ombra per un'altra luce.

E così la vostra libertà, quando getta le catene, diventa essa stessa la catena di una libertà più grande.