"La santità è accettare la volontà di Dio con un grande sorriso... E' tutto qui. |
"La santità non è qualcosa di straordinario, |
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"Ognuno di noi ha la possibilità di diventare santo e la via per la santità è la preghiera". La gioia di amare, p. 155 |
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"Dall'umiltà emanano sempre la grandezza e la gloria di Dio. Attraverso l'umiltà noi cresciamo nell'amore. L'umiltà è l'inizio della santità". La gioia di amare, p. 27 |
"Ricordate di dire a voi stessi: "Sono stato creato per cose più grandi". Non scendete mai al di sotto dell'ideale propostovi.
Fate in modo che niente vi soddisfi all'infuori di Dio". Le mie preghiere, p. 65 |
"Noi ci facciamo santi in primo luogo conservando libero il nostro cuore da ogni impurità ed egoismo: così saremo in
grado di amare Gesù e di vivere la sua presenza". Breviario di Madre Teresa, p. 95 |
"Dio non prende mai da noi ciò che noi non vogliamo dare. Dobbiamo darlo a lui di nostra libera volontà. Affinchè la nostra obbedienza sia gioiosa e pronta, dobbiamo essere convinte che obbediamo a Gesù...
Se volete sapere se amate Dio, fatevi questa domanda: "Obbedisco?".
Se obbedisco, va tutto bene. Perchè? Perchè tutto dipende dalla mia volontà. Se divento santa o peccatrice dipende da me.
La nostra santità, oltre che dalla grazia di Dio, dipende dalla nostra volontà. Non perdete tempo in attesa di fare grandi cose per Dio. Non avrai la prontezza di dire sì alle grandi cose se non ti eserciti a dire sì nelle mille occasioni di obbedienza che ti capitano durante la giornata".
Con la parola e con l'esempio, p. 48
"Essere santi non significa fare cose straordinarie, capire grandi cose, ma è solamente un accettare, poichè mi sono donato a Dio, perchè appartengo a Lui. Ecco il mio abbandono totale! Oggi potrebbe mettermi qui, domani potrebbe mandarmi là. Potrebbe servirsi di me o non servirsene affatto. Non ha importanza, perchè appartengo a Lui così totalmente che può fare di me ciò che vuole". Le mie preghiere, p. 50 |
"Se aneliamo coscienziosamente alla santità, dopo aver pregato, dovrà entrare in noi un sentimento di autorinunzia. La forma più elementare di rinunzia di sè è il controllo sopra i nostri sensi". Le mie preghiere, p. 57 |
"Decidersi a essere santi costa assai. Rinunzie, tentazioni, lotte, persecuzioni, sacrifici di ogni genere assediano l'anima
risoluta. Si può amare Dio solo pagando di persona". Le mie preghiere, p. 51 |
"Per arrivare a essere sante avremo molto da soffrire. La sofferenza genera l'amore e la vita nelle anime...Restiamo con Maria
accanto a Gesù crocifisso, con il nostro calice fatto dei quattro voti e pieno del vino del sacrificio di noi stesse". La gioia di darsi agli altri, p. 153 |
"Sarò santo significa: mi spoglierò di tutto ciò che non è Dio. |
"Dobbiamo diventare santi non perchè vogliamo sentirci santi, ma perchè Cristo deve poter vivere pienamente in noi la sua vita...Una volta che abbiamo appreso a cercare innanzi tutto Dio e la sua volontà, il nostro contatto con il povero diventerà un mezzo per raggiungere una grande santità interiore e verso gli altri. Santità è unione con Dio, nella preghiera come nell'azione".
Le mie preghiere, p. 84
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"Oggi la Chiesa ha bisogno di santi. Ciò esige un grande senso di responsabilità per combattere il nostro ego e il nostro attaccamento alle comodità che ci portano a scegliere una mediocrità comoda e insignificante".
Le mie preghiere, p. 62
"Vedo Cristo in ogni persona che tocco perchè Egli ha detto: "Ho avuto fame, ho avuto sete, ero nudo, ero ammalato, ero
sofferente, ero senza casa e voi mi avete accudito". |
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"Quando vediamo Dio l'uno nell'altro, possiamo dire di amarci vicendevolmente come Egli ci ama. Questo è quanto Gesù è venuto a
insegnarci: Dio ci ama e vuole che ci amiamo con quel suo stesso amore". Le mie preghiere, p. 132 |
"Il mio cuore è così puro da poter vedere il viso di Dio in mio fratello, in mi sorella, quella nera, quella nuda, quella che ha la lebbra, quella che sta morendo?
Questo è ciò per cui dobbiamo pregare. Poichè Dio vive in noi e ci rende divini, e noi siamo tutti fratelli e sorelle: una grande famiglia di figli di Dio". |
"L'aspetto di semplicità della nostra vita di contemplazione ci fa vedere il volto di Dio in ogni cosa e in ognuno, ovunque e sempre. Ci fa vedere la sua mano in tutti gli avvenimenti e ci fa vedere tutto quel che facciamo, sia che pensiamo, studiamo, lavoriamo, parliamo, mangiamo o ci riposiamo, in Gesù, per Gesù e a Gesù, sotto lo sguardo amoroso del Padre, essendo totalmente a sua disposizione, qualunque sia la forma in cui egli ha scelto di venire a noi". Le mie preghiere, p. 145 |
"La contemplazione è la vita: non riguarda tanto quel che si fa, ma quello che si è. E' il possesso del nostro spirito da parte dello Spirito Santo, che soffia in noi la pienezza di Dio e che ci diffonde nell'intera creazione come un suo messaggio d'amore... In parole povere, vivere una vita conteplativa significa scoprire la presenza costante di Dio e del suo dolce amore per noi nelle cose più piccole". Non c'è amore più grande, p. 23 |
"Occorre avere un cuore pulito per vedere Gesù nella persona spiritualmente più povera. Per cui, più sarà sfigurata l'immagine
di Dio in quella persona, più grandi saranno la nostra fede e la nostra devozione nel cercare il volto di Gesù e nel servirlo con amore". Le mie preghiere, p. 45 |
"Mentre stava morendo sulla croce, Gesù gridò: "Ho sete" (Gv 19,20). Abbiamo queste parole in ogni cappella delle Missionarie della Carità per ricordarci che ogni Missionaria è qui per saziare la sete di Gesù, sete di anime, e di amore, di bontà, di compassione". Con la parola e con l'esempio, p. 15 |
"Se abbiamo un cuore puro, allora possiamo vedere Dio. Se non possiamo vedere Dio, allora dobbiamo domandarci:
"C'è qualcosa tra me e il nostro Signore?".
A volte c'è una oscurità che ci porta più vicini a Dio,
problemi e pene attraverso cui dobbiamo perseverare.
Ma a volte c'è una oscurità
che divide il nostro amore per Dio".
Thirsting for God, p. 43
"L'abbandono totale consiste nel darsi completamente a Dio, perchè Dio si è dato a noi. Se Dio, che non ha alcun debito con noi, è disposto a darci niente
meno che se stesso, come possiamo corrispondere al suo amore, limitandoci a dare solo una parte di noi? Rinunziando a me stesso, io induco Dio a vivere per me. Quanto
saremmo poveri, se Dio non ci avesse dato il potere di darci a lui! Invece quanto siamo ricchi attualmente! Quanto è facile conquistare Dio! Noi ci diamo a lui e dio si fa
nostro e non abbiamo più altra cosa che Dio. Il prezzo con cui Dio ricompensa il nostro abbandono a lui è se stesso". |
"L'abbandono è l'unica cosa che è essenzialmente nostra". Thirsting for God, p. 114 |
"Abbandono totale a Dio significa essere interamente a disposizione del Padre come lo furono Gesù e Maria. Questo non significa chiedere qualcosa di straordinario: noi diamo completamente noi stessi a Dio perchè egli dà completamente se stesso a noi. Dio non ha bisogno di darci spiegazioni quando ci mettiamo completamente a sua disposizione. Dobbiamo domandarci: "Come abbiamo dato noi stessi a Dio? Come gli permettiamo di entrare nelle nostre vite? Cos'è il nostro abbandono a lui?". Thirsting for God, p. 40 |
"Dio dimora in noi. Non importa dove ti trovi, se hai un cuore pulito. Un cuore pulito significa sincerità, quella totale
libertà, quel distacco che consentono di amare Dio senza impedimenti e senza ostacoli. Quando il peccato entra nelle nostre vite diventa un ostacolo personale tra noi e Dio. Il
peccato non è altro che schiavitù". La gioia di amare, p. 21 |
"Il nostro totale abbandono giungerà oggi a dargli anche i nostri peccati, così saremo veramente povere. "Se non diventerete come
bambini, non potrete venire a me" (Mt 18,2). Quando sei troppo grande, troppo pesante, non puoi essere sollevata in alto. Abbiamo bisogno di umiltà per conoscere il nostro
peccato. La conoscenza del nostro peccato ci aiuta a elevarci. Mi alzerò e andrò da mio Padre". Con la parola e con l'esempio, p. 26 |
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"Quando qualcuno vi fa del male, non pensate a voi stessi ma a lui: sta facendo del male a se stesso, sta facendo del male a Gesù che è in lui. Dovete imparare a perdonare.
Dovete imparare che abbiamo bisogno di perdono.
Lui lo capirà in seguito.
E per lui sarà una terribile umiliazione quando se ne renderà conto".
Breviario di Madre Teresa, p. 64
"Quando ci renderemo conto |
"Signore, fa' che io non cerchi tanto di essere consolato quanto di consolare; di essere compreso quanto di comprendere; di essere amato quanto di amare, perchè solo nella dimenticanza di sè si ritrova se stessi. Solo perdonando, si è perdonati". La gioia di amare, p. 63 |
"Le nostre anime devono essere come un cristallo trasparente attraverso il quale si può scorgere Dio. Questo cristallo a volte è ricoperto di sudicio e di polvere. Per rimuovere questa polvere, per ottenere un cuore pulito, facciamo l'esame di coscienza. Dio ci aiuterà a rimuovere questa polvere, purchè glielo permettiamo, e cioè se acconsentiamo che sia la sua volontà ad agire". La gioia di darsi agli altri, p. 124 |
"Una cosa ci è necessaria: la confessione, che è semplicemente umiltà in azione. La chiamiamo penitenza, ma in
realtà è un sacramento di amore e di misericordia. Ecco perchè la confessione non è un luogo per parlare per lunghe ore delle nostre difficoltà, ma piuttosto un posto in
cui io permetto a Gesù di togliere da me tutto quello che divide, che distrugge. Quando c'è una frattura tra me e Gesù, quando il mio amore è diviso, qualsiasi cosa può offrirsi
per colmare quel vuoto". Con la parola e con l'esempio, p. 65 |
"Sappiamo che se vogliamo amare veramente, dobbiamo imparare a perdonare. Perdonate e chiedete di essere perdonati; scusate invece di accusare. La riconciliazione avviene per prima cosa con noi stessi, non con gli altri. Inizia da un cuore pulito. Un cuore pulito può vedere Dio negli altri". La gioia di amare, p. 72 |
"Per me la vita è il dono più prezioso di Dio all'umanità, perciò i popoli e le nazioni che la distruggono attraverso l'aborto e l'eutanasia sono i più poveri. Non discuto se questo sia legale o illegale, ma penso che nessuna mano d'uomo dovrebbe levarsi a uccidere la vita, dal momento che la vita è la vita stessa di Dio in noi, anche in un bambino non nato". La gioia di amare, p. 142 |
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"La morte, in fin dei conti, non è che il mezzo più facile e più rapido per tornare a Dio. |
"La vera vita interiore infonde ardore alla vita attiva e consuma tutto. Ci fa trovare Gesù negli oscuri tuguri dei baraccati, nelle miserie più pietose dei
poveri, l'uomo-Dio nudo sulla croce, piangente, disprezzato da tutti, l'uomo del patire schiacciato come un verme dalla flagellazione e dalla crocifissione. Questa vita
interiore spinge le Missionarie della Carità a servire Gesù nei poveri". |
"Sii una cosa sola con Lui, congiunta a Lui e unita a Lui in modo che nulla, assolutamente nulla, possa strapparti dall'amore di Cristo. Egli appartiene a te
e tu appartieni a Lui. |
"La carità comincia oggi. |
"Il futuro non è nelle nostre mani. Non abbiamo alcun potere su di esso. Possiamo agire solo nel presente. Nella nostra costituzione c'è una frase che dice:
"Lasceremo che sia il buon Dio a fare i piani per il futuro, perchè ieri è già passato, domani non è ancora vento e noi abbiamo solo oggi per farlo conoscere, amare e
servire". Perciò non ci preoccupiamo per il futuro". |
"Ieri è sempre oggi per Dio. Perciò oggi nel mondo Gesù è attualmente coperto dai nostri peccati, sotto le dolorose sembianze di mia sorella, di mio fratello.
Lo voglio accogliere? Se non stiamo attente, presto le ricchezze dello spirito del mondo diventeranno un ostacolo. Non potremo vedere Gesù, perchè Gesù ha detto: "Beati i
puri di cuore, perchè vedranno Dio" (Mt 5,8). La gente rifiutava Gesù perchè la sua povertà offendeva le loro ricchezze. Sorelle, i nostri poveri ci respingono
perchè e nostre ricchezze offendono la loro povertà? Si trovano a loro agio con noi perchè siamo simili a loro nella povertà? Possiamo fissare in faccia il povero e dirgli con
cuore sincero: "Conosco la povertà, è la mia compagna, amo la povertà, è mia madre, servo la povertà, è la mia signora"?". |
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"Le parole di Gesù: "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi" (Gv 5,12) dovrebbero essere non solo una luce per noi, ma anche una fiamma distruttrice
dell'egoismo che ci impedisce di crescere nella santità. |
"Noi amiamo Gesù nelle sue dolorose sembianze. Altrimenti non avrebbe significato essere Missionarie della Carità. La nostra congregazione va più a fondo. |
"Ricordiamo che Gesù ha detto: "Quanto avete fatto a uno dei più piccoli di questi miei fratelli, lo avete fatto a me". Pensate solo a questo: il sorriso che
rivolgete a una persona sola, la mano che tendete a un cieco per attraversare la strada, quel pò di cibo a cui rinunziate per qualcuno che ha fame, lo fate per
Lui". |
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"Gesù rivive la sua passione |
""Ci viene ordinato di amare sullo stesso piano Dio e il prossimo. Nessuna differenza. Il nostro amore per il prossimo deve essere uguale a quello che abbiamo
per Dio. Non abbiamo bisogno di cercare occasioni per adempiere questo comandamento: ce ne vengono offerte continuamente, ventiquattro ore al giorno, e proprio qui dove ci
troviamo". |
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"Se il mio amore per le mie Sorelle è buono, allora il mio amore per Gesù sarà buono. Non vi sono due amori. Quanto è più profondo il mio amore per Gesù, tanto più è
profondo l'amore per le mie Sorelle, tanto più è grande lo zelo nell'andare verso i poveri". |
"Ci è stato comandato di amare Dio e il nostro prossimo alla stessa maniera, allo stesso livello. Non c'è differenza. L'amore per il nostro prossimo deve essere
uguale al nostro amore per Dio. Non dobbiamo ricercare opportunità: le abbiamo ventiquattr'ore al giorno con coloro che sono intorno a noi". |
"Per noi non ha importanza la fede professata dai nostri assistiti. Il nostro criterio di assistenza non sono le credenze, ma le
necessità. Tutti sono corpo di Cristo, tutti sono Cristo sotto le sembianze di creature bisognose e che hanno diritto di riceverlo. Non abbiamo mai cercato di convertire al
cristianesimo i nostri assistiti. L'essenziale è che trovino Dio attraverso la loro religione, qualunque essa sia. Ciò che salva è la fede in Dio. Importa meno da quale punto si
arrivi a Lui". La gioia di darsi agli altri, p. 77 |
"Se fossi passata oltre quando sentii l'odore di quella donna che era stata divorata dai topi, quando vidi il suo viso, le sue gambe,
oggi non potrei essere una Missionaria della Carità. Ma io tornai indietro, la feci alzare e la portai all'ospedale locale. Se non l'avessi fatto, la Congregazione sarebbe morta.
Il sentimento di ripugnanza è umano, ma se riusciamo a vedere il volto di Gesù in quelle dolorose sembianze, saremo santi". La gioia di amare, p. 225 |
"Non sprecate le vostre energie in cose inutili. |
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Sforzatevi di mettere in pratica l'Adorazione; noterete un cambiamento nella vostra vita, nella vostra famiglia, nella vostra Parrocchia e nel vostro ambiente, la chiesa e ognuno di voi: voi ed io. | |
Gesù ed io siamo stati amici fino ad oggi. Pregate per me affinchè mi conceda la grazia della perseveranza. | |
Non possiamo per mettere che un figlio di Dio muoia su un marciapiede abbandonato da tutti. Per me ognuno di loro è Cristo. | |
Grazie Gesù per amarci con un amore profondo e personale, grazie Gesù per averci fatto dono del Tuo Corpo e del Tuo Sangue. Grazie Gesù per amarci come il Padre ama Te. | |
Cercate di essere voi l'amore di Gesù, la compassione di Gesù, la presenza di Gesù gli uni per gli altri e per i poveri che servite. | |