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Francesco Venturini e Gloria Bedocchi sono, rispettivamente, un bancario e una farmacista, due amici che hanno sempre condiviso, oltre ai valori della Fede Cristiana, una grandissima passione per la musica, rispettivamente lui come autore di testi e lei come compositrice (in passato, ha fatto parte come cantante di diversi cori polifonici).
Durante un periodo della vita per loro non facile, hanno deciso di provare a coltivare la loro Fede Cristiana in modo ancora più attivo e, facendo leva sulla loro passione per la musica, è nata così il loro canto “Come un faro nel buio” (successivamente anche approvato dall’Ufficio Liturgico Diocesano dell’Arcidiocesi di Bologna), un canto con cui hanno voluto rendere grazie al Signore, che ha sempre per loro rappresentato una guida sicura per seguire per la giusta via da percorrere.

Come un faro nel buio
(testo di Francesco Venturini, melodia di Gloria Bedocchi, elaborazione e armonizzazione di Alessandra Mazzanti)

A Te, Signore, ci rivolgiamo,
con tutto il cuore noi Ti chiediamo
di perdonare i nostri peccati,
e grazie a Te saremo salvati…

Rit.
Come un faro nel buio sei per noi, Signore,
che ci illumina sempre nelle notti più oscure…
Quando noi Ti preghiamo vieni con la Tua luce
a indicarci la strada e a donarci la pace…

La Tua Parola è fonte di vita
di verità e di gioia infinita…
A chi la osserva Tu sei vicino,
In ogni istante lungo il cammino…

Sei Tu la sola via da seguire,
che non dobbiamo mai abbandonare…
Senza di Te noi siamo perduti:
vaghiamo disperati e smarriti…


Citazione spirituale

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Invece vorrei giocare

Invece vorrei giocare

Cairoli Laura

IO STO CON LA CHIESA

Sacratissimo Cuore di Gesù, proteggi le nostre famiglie

Gesù ha superato il pregiudizio

dell'inferiorità della donna

Nel suo ministero, Gesù è accompagnato da numerose donne che lo seguono e rendono servizio a lui e alla comunità dei discepoli. E' un fatto nuovo rispetto alla tradizione giudaica. Gesù (...) anche in questo modo manifesta il superamento dei pregiudizi diffusi nel suo ambiente, come in buona parte del mondo antico, sull'inferiorità della donna.

Udienza generale, 6 luglio 1994

L'uomo e la donna sono

esseri umani

di egual grado

"Dio creò l'uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò". Questo passo conciso contiene le verità antropologiche fondamentali: l'uomo è l'apice di tutto l'ordine del creato nel mondo visibile - il genere umano, che prende inizio dalla chiamata all'esistenza dell'uomo e della donna, corona tutta l'opera della creazione - ; ambedue sono esseri umani, in egual grado l'uomo e la donna, ambedue creati a immagine di Dio. Questa immagine e somiglianza con Dio, essenziale per l'uomo, dall'uomo e dalla donna, come sposi e genitori, viene trasmessa ai loro discendenti.

Mulieris Dignitatem, 6

La donna non sia solo,

o soprattutto,

oggetto di godimento

Penso che un certo femminismo contemporaneo trovi le sue radici proprio qui, nell'assenza di vero rispetto per la donna. La verità rivelata sulla donna è un'altra: il rispetto per la donna, lo stupore per il mistero della femminilità. Una ricca tradizione di usi e costumi purtroppo oggi è sottoposta a un preoccupante degrado. Nella nostra civiltà la donna è divenuta prima di tuto oggetto di godimento. Molto significativo è, invece, che all'interno di questa realtà stia rinascendo l'autentica teologia della donna. Viene riscoperta la sua bellezza spirituale, il suo particolare genio; stanno ridefinendosi le basi per il consolidamento della sua posizione nella vita non soltanto familiare, ma anche sociale e culturale.

Varcare la soglia della speranza, pp.237-238

La carità della donna

ha uno stile delicato

La donna ha un cuore comprensivo, sensibile, compassionevole, che le permette di conferire uno stile delicato e concreto alla carità.

Udienza generale, 13 luglio 1994

 

 

La perfezione della donna è essere donna

La perfezione della donna non è essere come l'uomo, di mascolinizzarsi fino a perdere le sue specifiche qualità di donna: la sua perfezione - che è anche un segreto di affermazione e di relativa autonomia - è di essere donna, uguale all'uomo ma diversa. Nella socità civile e anche nella Chiesa, l'uguaglianza e la diversità della donna devono essere riconosciute.

Udienza generale, 22 giugno 1994

Le donne siano presenti

nella trasformazione

della società

A tutte le donne ripeto: "Siate presenti con la vostra creatività nella trasformazione di questa società. Portate il vostro contributo, illuminato dal vostro sentimento religioso, a tutti i vostri dirigenti e anche alle più alte autorità".

Angelus Domini, 6 dicembre 1981

 

Il  ruolo della donna all'interno della famiglia

contribuisce al bene e al progresso sociale

Il riconoscimento del ruolo pubblico delle donne non deve sminuire quello insostituibile all'interno della famiglia: qui il loro contributo al bene e al progresso, anche se poco considerato, è di valore veramente inestimabile. In proposito non mi stancherò mai di chiedere che si compiano decisivi passi in avanti in ordine al riconscimento e alla promozione di così importante realtà.   

Per la Giornata mondiale della pace 1995, 8 dicembre 1994

Le donne non scendano

a forme di complicità

con ciò che contraddice

la loro dignità

Le donne stesse hanno il dovere di contribuire a ottenere il rispetto della loro personalità, non scendendo ad alcuna forma di complicità con ciò che contraddice la loro dignità.

Udienza generale, 22 giugno 1994

 

La donna non sia oggetto di sfruttamento

da parte dell'uomo

Ciascun uomo deve guardare dentro di sè e vedere se colei che gli è affidata come sorella nella stessa comunità, come sposa, non sia diventata nel suo cuore oggetto di adulterio; se colei che, in vari modi, è il co-soggetto della sua esistenza nel mondo, non sia diventata per lui "oggetto": oggetto di godimento, di sfruttamento.

Mulieris Dignitatem, 14

Nei disegni divini le donne

hanno un ruolo insostituibile

nella storia dell'umanità

In Maria Dio ha fatto sorgere una personalità femminile che supera di molto la condizione ordinaria della donna. Il dono singolare fatto alla Madre del Signore non soltanto testimonia quello che potremmo chiamare il rispetto di Dio per la donna, ma evidenzia altresì la considerazione profonda che vi è nei disegni divini per il suo ruolo insostituibile nella storia dell'umanità. Le donne hanno bisogno di scoprire questa stima divina per prendere sempre più coscienza della loro elevata dignità.

Udienza generale, 29 novembre 1995

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